Lettere a info@anxa.it

Gent.mo prof.Luigi Parisi,
ricevendo la sua dello scorso mese ho letteralmente divorato le note contenute;per il momento posso solo limitarmi a ringraziarla fraternamente per l’impegno assunto e la dovizia dimostrata nei miei confronti,le notizie che è riuscito a reperire, e delle quali è venuto in possesso mi riempiono d’orgoglio nei confronti di questi(forse miei) antenati illustri.Non appena i miei impegni me lo concederanno, visiterò (e divulgherò) il vostro sito, e per ringraziarla personalmente verrò a visitare Lei e il Direttore del giornale ANXANEWS prof. Luigi Giungato, Cordialmente

Giussano,10.10.2004
Vincenzo Alessandrelli
P.S . Nel caso volesse contattarmi questo è il mio indirizzo di posta elettronica: v.alessandrelli@libero.it


Gent.mo Direttore Giungato Luigi,
per la prima volta ho letto il vostro Notiziario ne sono stata tanto contenta per quello che avete scritto sulla storia di Gallipoli e altro.Sono la signora Sansò Maria abitante in via Lecce a Gallipoli.Da quando sono nata,ho 56 anni,ho sempre abitato in via Lecce,da generazioni,dai miei avi ad oggi,da quando era il famoso Arbacani e ne sono orgogliosa.Sinceramente leggendo la lettera del signor Roberto Piro,dove dice se si può dedicare una strada allo statista politico Alcide De Gasperi,facendo nomi di alcune strade di Gallipoli,compresa via Lecce, vorrei dire che non sono contraria , anzi visto che hanno fatto tante strade nuove perché non gli dedicano una di queste e lasciamo stare Lecce? Parlo a nome di tutti gli abitanti di via Lecce, non più Arbacani. Sono orgogliosa quando scrivo o ricevo la posta di vedere il mio indirizzo di via Lecce, non leggerlo più mi sentirei offesa,tradita, amareggiata, usurpata della mia via Lecce.Signor Giungato purtroppo in questa nostra bella Gallipoli siamo abituati a cambiamenti nel peggio,mai nel meglio. Scusate il mio scrivere non perfetto.Ringrazio tutta la redazione, a me via Lecce risulta storica e ci teniamo molto che rimanga tale.A Lei Direttore Giungato buon lavoro e cordiali saluti Gallipoli,12.10.2004
Maria Sansò
Ci tengo tanto!!!
P.S. : Gentilmente vorrei sapere quando Gallipoli è stata fondata e se Alezio anticamente detta “ Villa Picciotti “ è stata fondata prima di Gallipoli,come pure le tombe messapiche fanno parte di Gallipoli,erano i nostri avi che venivano sepolti ad Alezio in queste tombe messapiche? Sono appassionata della storia gallipolina e quando trovo articoli o libri su Gallipoli compro e leggo.Ho scritto una bella poesia sulla mia Città,dedicata all’emigrante gallipolino.Si parla sul vostro notiziario di Università,c’era qualche Università a Gallipoli negli anni passati? Distinti saluti.

Gent.mo Luigi,
ho ricevuto il nuovo numero di “ANXANEWS” , interessante come sempre.Ho letto del lutto che ti ha colpito,ti porgo le mie più vive condoglianze,sperando vivamente che il tuo animo sia più sereno ora. Ti mando il nuovo numero de ‘il Confronto culturale’, meno ricco del tuo. Un tuo lettore si lamentava del perché non c’era un ricordo di De Gasperi a Gallipoli. Noi l’abbiamo commemorato in questo numero del periodico del Centro studi. Il direttore prof.Giuseppe Auteliano ed io saremmo ben lieti che il pezzo con le relative foto avesse ospitalità sul tuo bel giornale.Sarebbe un bel inizio di collaborazione , non credi? Un abbraccio
Cisano Bergamasco,13.10.2004
Leonardo Viola



Egregio prof. Giungato,
mi permetta di confermarLe,innanzitutto,la mia partecipazione,sincera,al Suo dolore per la perdita di Suo Padre ed il mio grazie per l’invio del numero di settembre del vostro giornale. Non può immaginare l’interesse che ha destato in me e ciò non solo per quanto riguarda le notizie riportate sul mio avo Francesco,ma anche per il contenuto degli articoli,che confermano la cura e la precisione della ricerca di tutto ciò che riguarda la storia e la vita della vostra “bella città”.In particolare, mi ha colpito il dotto intervento del prof. Dondarini che porta,fra l’altro, a considerare con particolare attenzione il grande lavoro della sig.ra Ingrosso.Altra fonte d’interesse per me è stata la lettura dell’articolo della Dott.ssa Milena Sabato,ove ho trovato,forse,la motivazione che ha spinto Trojano Ma rulli ,altro mio avo nipote del Preside Francesco, ad arruolare nella primavera del1799 in Barletta, ed a sue spese, un manipolo di soldati,che portò a congiungersi con le truppe del Cardinale Fabrizio Ruffo. Credo, infatti, che la sua decisione sia scaturita,oltre che dall’attaccamento della mia famiglia alla monarchia, dalla conoscenza dell’editto regale del 24 luglio1798,ove si legge che” gli individui sono nati e nascono soldati ed obbligati a prendere le armi…”. Ed ora una preghiera.Non essendo riuscito a trovarli qui a Ferrara,Le sarei grato se volesse farmi conoscere le case editrici del ‘Diario Napoletano’ dell’avv. Carlo De Nicola e dell’opera di Nicola Bernardini ‘ Lecce e il 1799 ‘. Inoltre, e mi perdoni se continuo ad abusare della Sua cortesia, mi piacerebbe avere copia delle pagine nelle quali sono contenute le notizie sull’operato del Preside Francesco Marulli in Gallipoli. Grato se potrà esaudire questi miei desideri,Le rinnovo i miei complimenti per la vostra bella ed interessante pubblicazione e Le invio i miei più cordiali saluti.
Ferrara,28.10.2004-11-13
Giuseppe Marulli


Egregio Direttore Luigi Giungato,
le brillanti pagine di “ANXANEWS “ testimoniano la costante vitalità della gente gallipolina: nate come sono da ragioni spirituali, protese all’indietro nel tempo, aperte alle occasioni del quotidiano, aderenti alla lunga vicenda locale fra i ricordi di secoli di storia e i temi direttivi dell’ambiente e della realtà oggettiva.
“Gallipoli è una città diversa dalle altre………”. E’ vero; ma la sua specificità si accomuna, accrescendo il fascino, alle tradizioni di cultura e d’arte del Salento tutto. “La diffusione della memoria” è tra le finalità dell’Associazione culturale ANXA più stimolante e ricca di significati: consente di immettere nel passato ragioni di vita nuove e aderenti ai problemi della società civile e d’ognuno di noi.
Maglie, 30 ottobre 2004-11-13
Sen. Francesco Chirilli