Il traffico urbano a Gallipoli

A Gallipoli si puo' parcheggiare praticamente ovunque : sui passaggi pedonali, sui passi carrabili, contromano, in curva, sui marciapiedi, in doppia fila continuata, sulla sabbia e sulle scogliere .….e nel 90% dei casi non si corre il rischio di prendere multe.
C'è pero', cari automobilisti, un'importante eccezione a questa allegra situazione: le strisce blu'. Li' non si perdona ed i solerti ausiliari del traffico, non esitano a punire il colpevole privo della ricevuta di pagamento, senza alcuna pietà o margine di tolleranza, anche perché ne va di mezzo il premio di produttività. A questo punto entra pero' in gioco un principio giuridico comune a tutte le culture democratiche, denominato parità di trattamento, che significa applicare le leggi con criteri di uguaglianza e costanza, in assenza del quale vi è l'arbitrio, cioè una violazione grave e manifesta di una norma giuridica,che urta il sentimento di giustizia ed equità.
Come si puo' punire una sosta non pagata in zona blu' quando non si sanzionano altri comportamenti ben piu' gravi, lesivi del Codice della strada, del tipo sorpassi a destra, circolazione contromano, svolte a sinistra tagliando trasversalmente il campo stradale, parcheggi in obbliquo che riducono ad una strettoia angusta le carreggiate, guida senza cintura e senza casco (almeno si risparmia il costo dei gelati a carico della collettività). Sarebbe come punire il furto di una mela ed ignorare lo spaccio di droga o la rapina a mano armata, reati ben piu' gravi.
Gallipoli è diventata una città violenta ed ostile specie con i bambini e gli anziani, che non vengono assolutamente tutelati dalle aggressioni di un traffico disordinato e caotico e cio' durante tutto il corso dell'anno e non solo nei mesi estivi, come a qualcuno fa comodo pensare.
E' impensabile infatti per una persona di età superiore ai 65 anni, specie se arriva da fuori o dall'estero, guidare per la città; lo stress, l'ansia e le gincane tra le varie automobili, giocate al limite dei centimetri di spazio, la porterebbe dritta dritta all'infarto.
Gallipoli è anche autolesionista perché non capisce che un traffico ordinato costituisce un valore aggiunto, sia in termini di risparmio di costi ( premi assicurativi, danni alle persone, alle cose ed alle infrastrutture, giornate lavorative perse a causa di lesioni riportate, inquinamento e stress), sia come incremento turistico ( le principali lamentele dei nostri ospiti, alcuni dei quali verosimilmente non ritorneranno, riguardano infatti il traffico, il rumore e la sporcizia).
Gli alibi piu' ricorrenti riguardo questa intollerabile assenza di governo della città sono:
1)la mancanza di un piano del traffico;
2) la maleducazione degli utenti;
3) organici di polizia municipale sottodimensionati per motivi economici.

Cominciando dal piano, ci si domanda cosa si aspetta e dov'è la difficoltà ad elaborarlo, visto che Gallipoli non è né Milano né Londra; qualora ci si decidesse finalmente a farlo, mi permetto di avanzare alcuni elementari suggerimenti.
Si deve privilegiare innanzitutto l'intermodalità, costituita da un mix razionale e bilanciato di diversi mezzi di trasporto (auto, bus, treno - metropolitana ed in estate anche battelli), il traffico va allontanato il piu' possibile dal centro, come suggerito da oltre 20 anni dalle piu' prestigiose autorità mondiali in materia di pianificazione della mobilità, devono essere creati park and ride (parcheggia e parti) in periferia, serviti da bus con cadenza ogni 15/20 minuti, va ridotta la carreggiata di alcune strade (es. Corso Roma e Viale Europa), per scoraggiare il transito non necessario ed evitare che si trasformino in piste di formula 1, va fortemente limitato il parcheggio in centro, tutelando solo i residenti ( ma esclusivamente per le operazioni indispensabili e per un tempo giornaliero limitato), creando nel contempo piste ciclabili e corsie per bus, ambulanze, pompieri, polizia, mentre il carico e lo scarico merci va autorizzato solo il mattino presto. 

Ogni volta che si decide una misura di regolazione del traffico, occorre procedere all'esame d'impatto ambientale, coinvolgendo con apposita procedura, i cittadini interessati, al fine di non scaricare su strade secondarie, transiti e parcheggi….., con aumento esponenziale dell'inquinamento atmosferico (malattie polmonari specie per bambini ed anziani e soggetti a rischio) ed acustico (stress, disturbo del sonno, sordità) e possibili richieste di risarcimenti danni al Comune, che dovrebbe scegliere come protettrice Santa Tramontana, che sinora l'ha salvato da conseguenze ben piu' gravi.
Le misure sopradescritte, se attuate, sono in grado di ridurre notevolmente la maleducazione e le cattive abitudini di numerosi utenti della strada, che al contrario aumentano quando non esiste alcun controllo sul loro operato. Si possono inoltre attuare campagne di sensibilizzazione nelle scuole o con manifestazioni pubbliche adeguatamente pubblicizzate e ripetute nel tempo, approfittando ad es. delle varie manifestazioni estive , del premio Barocco o delle partite di calcio, per far lanciare il messaggio educativo da personaggi famosi o amati dalla popolazione. Si potrebbero stampare adesivi con la scritta ' il suo parcheggio non è corretto e danneggia gli altri', da distribuire a volontari che lo apporrebbero sui parabrezza degli indisciplinati e menefreghisti.
Perché inoltre non pensare a scattare foto con visibile il numero di targa, da esporre per una settimana nei corridoi delle scuole, in modo che siano noti a tutti (allievi e docenti), i genitori o parenti che non rispettano le regole del vivere civile, quando vanno a recuperare i pargoli alla fine delle lezioni ed altre iniziative analoghe.
Non credo che in merito a quest'ultima operazione si possa eccepire che vi sia violazione della sfera privata, anche perché si tratta di comportamenti, lesivi della legge, che avvengono sulla pubblica strada e sono quindi già visibili da una cerchia indeterminata di persone.
Vi é poi lo strumento della sanzione che se attuata con proporzionalità e buon senso, costituisce un ottimo deterrente per i piu' duri di comprendonio.
Certo se rimarrà invariata l'attuale situazione, i cittadini di Gallipoli risulteranno statisticamente tra i meno penalizzati in Italia sulla patente a punti; tale record andrebbe adeguatamente pubblicizzato nei nostri depliant turistici distribuiti agli ospiti estivi .
La polizia municipale va studiata e ristrutturata.
Il poliziotto va in ogni caso motivato sull'importante compito che svolge e periodicamente aggiornato, riconoscendo la sua professionalità e non lasciandolo solo in balia di violenti, maleducati e gente dalla minaccia facile.
Occorre poi inviare sulle strade il maggior numero possibile di agenti, delegando i compiti amministrativi a personale che non deve essere necessariamente legato al corpo di polizia, ma impiegato secondo le circostanze e le necessità, mediante una flessibile mobilità, da attuare all'interno dell'intera amministrazione comunale.
Concludo ringraziando i Volontari della guardia di finanza in pensione, che regalano parte del loro tempo per regolare il traffico in prossimità delle scuole, proteggendo in tal modo gli allievi: possono fare poco, perché non hanno poteri di polizia ma solo l'arma del convincimento, confrontati con una situazione di traffico (dalle 12'30 alle 13'30), che definire caotica sarebbe un complimento.
Ma quanto coraggio, idealismo e volontà!

Fredy Salomone