Tra il dire e il... fare!

Tra un paio di mesi circa saremo alla metà esatta della durata del mandato amministrativo della Giunta del Sindaco Venneri.
E il momento, credo, sia giusto e opportuno per esprimere le nostre valutazioni sull'operato dell'attuale Amministrazione. La democrazia è anche pazienza e noi abbiamo pazientemente atteso tutto questo tempo, per infine porci qualche domanda.
Seguimmo, a suo tempo, con attenzione le enunciazioni programmatiche esposte dal candidato - Sindaco nel corso della campagna elettorale amministrativa per le elezioni del 2001 e, successivamente all'insediamento della Giunta, ci informammo sugli indirizzi generali di governo resi dal Sindaco nella seconda seduta del Consiglio Comunale, che quelle elezioni avevano espresso.
Un programma, si leggeva fra l'altro in quei documenti, da realizzare nel corso del mandato.
Un programma, diciamo noi, sicuramente globale e ben articolato, che abbracciava tutti i gangli della vita amministrativa di una città: dal nuovo ruolo che avrebbero assunto il Consiglio Comunale (ruolo forte di guida, di programmazione e di controllo), i Dirigenti e i Responsabili degli uffici (flessibilità) al riordino dello statuto e dei regolamenti diversi (funzione referente e redigente delle commissioni consiliari), dallo sviluppo e innovazione della struttura comunale (unità di progetto) alla politica della pianificazione e dello sviluppo compatibile della città e della crescita della occupazione giovanile (programmazione settoriale e tematica - turismo come risorsa).
Ed ancora le politiche dei servizi alla persona e della sicurezza sociale (centralino interforze - Vigile di quartiere), delle infrastrutture e delle opere pubbliche ed infine l'impegno … "a non elevare nel breve periodo il livello di tassazione attuale", onestamente riconoscendo che …. "la pressione fiscale sui nostri cittadini e non, è tra le più elevate della Provincia, in particolar modo: TARSU- canone occupazione SP e add. IRPEF".
Ora perfetta ed armonica, se vogliamo, risulta la corrispondenza tra le cose promesse nella fase elettorale e la formalizzazione successiva del programma, in ordine alla quantità e alla qualità delle iniziative che la Giunta avrebbe di poi assunto.
Ma le cose, oggi, sono ancora allo stato quo ante. Non è stato fatto alcunché, ove si eccettuino due rondò di cui, a dirla con l'amico De Matteis, uno chioscato.
E allora la domanda che ci poniamo, che il cittadino elettore si pone, è: quel programma sbandierato nel corso della campagna elettorale del maggio 2001 e poi riconfermato con gli indirizzi generali di governo, in sede di consiglio comunale, dov'è? E' ancora nel cassetto!
La gente comune, le persone accorte, hanno colto nel lungo bailamme cui hanno dato luogo le forze del centro destra, capaci solo di darsele di santa ragione nel chiuso del palazzo ed anche fuori di esso, alcuni segnali però di senso negativo, che stanno solo ad indicare la scarsa o quasi nulla propensione alla progettualità dei nostri Amministratori, fin qui dimostrata.
Infatti da un loro atto (P.Triennale OO.PP.) predisposto nel 2001 relativo alle spese in C/C (Opere) si evince che la previsione definitiva per l'anno 2002 ammontava a 43.500.000 euro. Ebbene di quella somma furono impegnati, solo a titolo di avvio delle procedure di gara, e quindi non ancora spesi, appena 5.340.000 euro, mentre per il 2003 nello stesso documento la previsione di impegno, solo per forniture e servizi, manutenzioni, restauri e ristrutturazioni è di euro 33.900.000 circa, quasi 10.000.000 di euro in meno rispetto alle previsioni 2002.

E le opere a quando?
Sono sparite dai vostri programmi!
Pensate forse sia sufficiente manutenere, restaurare e ristrutturare l'esistente?
Perché non è stata riproposta per l'anno 2003 la previsione di spesa (euro 1.540.371) per la realizzazione del nuovo campo di calcio, o meglio ancora prevedendone la realizzazione nell'ambito di una struttura polisportiva con piscina, così come si parla nei vostri programmi? Non intendete più riqualificare la litoranea sud, visto che non avete riportato la previsione di spesa di euro 10.000.000. Perché non è stata riportata nel bilancio revisionale per il 2003 la spesa di un milione di euro per la ristrutturazione della Casa di Riposo? Che intendete farne non tanto della sua struttura che, ovviamente, va rigenerata, ma dell'ente medesimo. In questi giorni vi si accusa, tra l'altro, anche di scarsa sensibilità per le categorie più deboli (CEDUC - Casa di Riposo), ma noi non lo facciamo, perché è giusto che vi si giudichi alla scadenza del mandato. Ma attenzione.
Siamo quasi alla metà della sua durata ed il tempo sembra non giuochi a Vostro favore.
Avete, in questi giorni, affrontato un argomento importante, che riguarda la realizzazione di un porto turistico, di cui da più anni si avvertiva l'esigenza. Ed avete già in Consiglio Comunale deliberato una convenzione a riguardo ed un O.d.G. a tutela di questa Vostra iniziativa ed ora siete in attesa del progetto. Ma lo avete fatto cadendo in contraddizione con Voi stessi, in quanto il Vostro impegno, assunto con l'approvazione degli indirizzi di programma era quello di procedere a norma dell'articolo 37/Bis della legge 109/94, che consentiva la realizzazione dell'opera con il finanziamento privato, assumendone Voi la maggioranza nella gestione. Invece la convenzione che avete deliberato con "Italia navigando S.p.A." vi vede in posizione minoritaria. Non è stata la soluzione cui propendevate, fra l'altro già appesantita da uno scontro verbale istituzionale con la Capitaneria di Porto e non sappiamo se sfocerà, speriamo di no, in un contenzioso. Che cosa ne facciamo del Mercato ittico all'ingrosso? E per il parco naturale Isola Sant'Andrea - Pizzo a che punto siamo? Il piano traffico riusciamo a farlo partire? Siamo già nel cuore della stagione estiva e la gente non riesce più a muoversi né con i mezzi e tanto meno a piedi. Come vedete sono troppe le Vostre inadempienze ed effimera è la Vostra iniziativa.
Volevate essere la locomotiva dello sviluppo e siete, invece, fermi a carrozze vuote.
Come fate a dire che si stanno rispettando i programmi e gli impegni presi con gli elettori e con l'intera cittadinanza?
La verità è che il nostro Paese ha vissuto con Voi, in questi anni, forti momenti di rissosità e di scollamento dei Vostri ranghi, che hanno generato una crisi di autorevolezza, di riflessione sulle cose da fare, come farle e, quindi, crisi anche di efficienza. Egregi signori, la gente non ne può più, anche perché viene trattata infingardamente.
Allora, Sindaco, cerchi di prendere in mano la situazione e tutti insieme datevi una regolata.
Cercate di riscoprire la nostra già ridente città, di lavorare per essa e di amarla, diversamente non la si può servire.

Luigi Parisi