Arcobaleno su Tanzania

Carissimi lettori,
ritengo doveroso informarvi del percorso che stiamo portando avanti in relazione al nostro impegno nei confronti della Tanzania. Innanzitutto vi comunico che dallo scorso Marzo il nostro gruppo si è costituito in “ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO E PROMOZIONE SOCIALE,denominata:”ARCOBALENO SU TANZANIA”.Ciò ci da’ l’opportunità di poter ricevere contributi,da parte di chiunque volesse aiutarci ,deducibili dalla dichiarazione dei redditi. Ora ,naturalmente, speriamo in una partecipazione più consistente ed attiva da parte delle Istituzioni e delle Imprese Gallipoline,finora non molto partecipi.Mi permetto di dire ciò perché nel nostro tessuto sociale e nella nostra realtà,ritengo che la nostra associazione sia l’unica a documentare tutti i microprogetti realizzati,sia con documenti originali che con il supporto video.Di ciò ne sono pienamente a conoscenza tutte le scuole sia di Gallipoli che dei paesi limitrofi,sia tutte le persone(devo sottolineare molto modeste e con poche possibilità economiche) che hanno riposto la loro fiducia in ciò che noi facciamo.Ora parliamo dei prossimi progetti che realizzeremo durante il nostro soggiorno in Tanzania nei mesi di Settembre-Ottobre 2008.Ci recheremo per porgere gli aiuti che speriamo ci vengano affidati ,presso le seguenti realtà:
Villaggio dei lebbrosi: medicinali e alimenti,ristrutturazione abitazioni;
Suore di Madre Teresa di Calcutta: sostegno ai diversamente abili,orfani e malati terminali;
Orfanotrofi di Myiuji (Dodoma) e Moshi (Kilimanjaro) per il sostegno sanitario e alimentare degli orfani ospitati.(Impegno ufficiale del gruppo di volontari per gli anni 2008-2009). Costo annuale Euro 2.000 per ogni orfanotrofio;
Trasporto,degenza e cura per i bambini da ricoverare presso il reparto di Oncologia Pediatrica dell’Ospedale “OCEAN ROAD”-Dar-Es-Salaam. (Unico Ospedale Oncologico della Tanzania.);
Scuola Primaria- Villaggio di “Chibumagwa” (Costruzione bagni alunni, rifacimento tetto in lamiera, acquisto materiale didattico.)
Vi prego,perciò, e naturalmente se lo ritenete opportuno,di contattarmi in tempo utile ad uno dei seguenti numeri: 0833266821; 3497396254 per una eventuale destinazione della vostra offerta , fattibile anche a mezzo c.c.postale. 88217245 deducibile dalla dichiarazione dei redditi.
Il vostro sostegno,inviato attraverso la mia persona,sarà ampiamente e dovutamente documentato da me medesimo il quale si impegna”personalmente” a rendervene conto al suo ritorno dalla Tanzania.
Ancora un grazie di cuore per la fiducia che finora avete voluto riservarci, attraverso la quale ci avete dato la possibilità di offrire a coloro che sono meno fortunati di noi una speranza in più.
Lasciatemi ora proporre a tutti i Gallipolini di buona volontà quale è il progetto più ambizioso che vorremmo realizzare.
La nostra proposta è quella di adottare l’intero villaggio di CHIBUMAGWA,cercando ogni anno di realizzare in tale villaggio un progetto che ritengo estremamente fattibile.Immaginate che solo con un EURO l’anno da parte di ogni cittadino di Gallipoli saremmo in grado di garantire agli abitanti di detto villaggio l’approvvigionamento dell’acqua,problema drammatico allo stato attuale, le varie vaccinazioni e la cura della malaria,soprattutto per i bambini,malattia che purtroppo porta alla morte alcuni di loro e di sostenere le spese per il trasporto e le cure presso l’Ospedale di Itigi,unico ospedale nel raggio di cento chilometri per i casi più gravi. Pensiamo inoltre di fornire la scuola di una piccola biblioteca e di contribuire alle spese per la gestione della scuola materna.Altro problema drammatico è quello dell’alimentazione,specie da quando alcune multinazionali hanno deciso di produrre carburante utilizzando alcuni alimenti base per quelle popolazioni.Nel mio
ultimo viaggio nel mese di Febbraio 2008,ho constatato che il riso era aumentato del 60 per cento passando da 700 ad oltre 1000 scellinial chilo. Pensate che una famiglia di quel villaggio guadagna in media 1500 scellini al giorno ed è composta almeno da cinque persone.Vorremmo poter andare incontro alle situazioni più gravi che dovessero presentarsi.
Insomma ,non si abbia paura di porgere una mano a chi  chiede di poter vivere con la dignità che spetta ad ogni essere umano e soprattutto diamo una speranza in più a coloro che non hanno avuto la nostra stessa fortuna e le nostre opportunità.Qualcuno mi dirà:anche da noi ci sono situazioni drammatiche. E’ vero che ci sono,ma la drammaticità che deriva dal perdere un proprio figlio perché non si hanno le possibilità per accedere alle cure indispensabili,la tristezza profonda che stringe il cuore di un genitore quando non riesce a procurare una ciotola di riso per i propri bambini e il dover rinunciare all’istruzione dei propri figli perché non vi sono le possibilità economiche,sono sensazioni che si commentano da sole e che fanno affiorare in alcuni di noi esperienze analoghe non poi così lontane nel tempo.
Un fraterno abbraccio ed un caro saluto a tutti voi.

Giovanni PRIMICERI