Ruggero di Lauria

Il prof. Giovanni Guerrieri ha pubblicato nel 1896 un ‘Contributo alla Storia del feudalesimo in Terra d’Otranto’, dal sottotitolo “Gualtieri VI  di Brienne , duca di Atene e conte di Lecce”, con l’editrice napoletana di Perre e Velardi.
Ruggero di Lauria, figlio di Riccardo, gran giustiziere di Manfredi di Svezia , e’ nato a Lauria o a Scalea nel 1245 e si e’ spento a Valencia nel 1305.
Nominato capo della flotta aragonese di Sicilia , in sostituzione di James Perez , ebbe in dono il Castello di Aci ed alcune terre confiscate ai vescovi, in compenso per le sue vittorie, detti beni gli furono successivamente tolti da Federico II di Aragona nel 1297.
Ruggero di Lauria, fu costretto a rinunziare anche ai suoi beni tunisini e passo’ alle  forze degli Angioini per i quali vinse la battaglia di Capo d’Orlando.
 Nel 1300 fu prigioniero degli Aragonesi che lo relegarono in una fortezza , riusci’ a fuggire e nel 1302, conclusasi la guerra dei Vespri, l’ammiraglio riprese dagli Aragonesi i beni che gli erano stato confiscati , considerato che agli stessi Aragonesi  egli aveva offerto anche servizi di ordine diplomatico insieme a Giovanni da Procida per la convenzione tra Alfonso e Giacomo d’Aragona che stabilì i loro due regni.
Ugo di Brienne , figlio di Gualtieri IV° , consorte di Isabella de la Roche, e di Elena Ducas, duchessa di Atene, aveva ottenuto diversi feudi  in Calabria ed in Puglia da Carlo I° d’Angio’, per il ruolo avuto nella guerra del vespro siciliano gli fu donata la Contea di Lecce.
Ugo di Brienne fu nominato da Carlo II° d’Angio’ generale con l’incarico particolare di difendere Brindisi. Difese la Contea di Lecce dal Castello, fu gravemente ferito e poco dopo mori’, secondo l’Hopf, il 9 agosto del 1296, colpito dalle armi delle ciurme  di Ruggero di Lauria , il quale nel 1285 era sbarcato a Gallipoli, devastando buona parte  della penisola salentina, nel 1296 effettuò un secondo sbarco a San Cataldo per raggiungere Lecce.
I mercenari di Ruggero di Lauria, detti ‘almogaveri’, combattevano quasi nudi ed erano  destinati alla guerriglia senza avere diritto a remunerazioni, ma compensati con la divisione dei bottini.
L’originale metodo strategico dei movimenti dei  bastimenti ha permesso a Ruggero di Lauria  di vincere a Malta nel 1283, due volte a Castellamare, a Barcellona e a San Sebastiano, di conquistare Djerba  e di meritare riconoscimenti lusinghieri da parte di Edoardo di Inghilterra  che lo aveva assoldato contro i francesi.
Sotto il governo Minghetti furono costruite due corazzate di undicimila tonnellate; furono varate l’Andrea d’Oria e la Vittor Pisani, insieme alla Ruggero di Lauria, in onore del celebre Capitano , il quale era capace di fa eseguire tattiche ineguagliabili anche con bastimenti di sua proprietà , e la Francesco Morosini.

Pio VALENTE