Le macchine di Leonardo da Vinci

Un Museo leonardesco a Galatone
     
Un regalo, indipendentemente dal suo valore  intrinseco, può divenire, a volte, latore di possibilità davvero inimmaginabili.Non potevo immaginare, infatti, nemmeno lontanamente, che l'aver ricevuto in dono un libro, come tanti se ne ricevono, e nemmeno tanto voluminoso, potesse costituire l'inizio di una vera grande avventura. Un grazie di cuore al mio amico Fernando, un amico da sempre e per sempre che mi regalava oltre che un libro, l'opportunità di esprimere al meglio, concretamente, alcune mie attitudini.
"LE MACCHINE DI LEONARDO DA VINCI" di Marco Cianchi  edito da Becocci,  questo il libro ricevuto nel 1991 dal mio amico.
A dire il vero non fu un amore a prima vista;   si, lo lessi,  ma come si fa con un normale libro,  invece quel libro andava letto in un modo totalmente diverso:  non era un normale libro.
Ed  era un libro diverso dagli altri non per come era scritto,  infatti nulla va tolto alla grande maestria dell' autore, ma diverso per lo specifico contenuto.
Venivano riproposti alcuni disegni macchinali di Leonardo da Vinci con efficacissimi commenti tesi a comprendere il funzionamento delle macchine ivi rappresentate.
Solo nel 2004, dopo aver visitato, nell'estate di quell'anno, diversi musei leonardiani, "divorai" quel libro dal primo all'ultimo disegno, dal primo all'ultimo commento  e quando ebbi finito ricominciai di nuovo e poi ancora di nuovo,  ma tutto ciò  non mi bastava,  non appagava la mia sete di conoscere sempre più questo aspetto di Leonardo;  la ricerca di altri libri, documenti, riviste, saggi sulle macchine del Grande Architetto ed Ingegnere inizia spasmodica e febbrile come voler recuperare in fretta il tanto, il troppo. tempo  perso.
L'emozione ed un turbinio di sensazioni strane, irripetibili, annebbiarono la mia mente quando osservai, per la prima volta,  finalmente completa, la macchina lancia sassi  che personalmente avevo realizzato;  mi appariva perfetta, suggestiva, la materializzazione di un progetto del grande Leonardo da Vinci;  io, piccolo piccolo, avevo realizzato una macchina disegnata 500 anni or sono  dal Grande Genio.
A ruota, seguirono, completate, altre macchine e a mano a mano che esse aumentavano, lo spazio per muoversi nella mia casa si riduceva sempre  più;  in questo momento, distribuite in diverse stanze  sono presenti ben 20 esemplari;  davvero una strana casa, la mia,  quantomeno insolita,  pur  tuttavia  posso affermare  che,   così arredata,   se non fosse mia,   invidierei,  senza misura, tale suo ipotetico proprietario.
Le sensazioni che provo a  muovermi quotidianamente fra le riproduzioni delle macchine di Leonardo, magari solo sfiorandole tornando  stanco dal lavoro,  sono difficilmente descrivibili,  ogni volta un'emozione.In tutto, una dopo l'altra, ho realizzato  già 60 riproduzioni,  davvero tante da tenere in casa; d'altra parte può costituire un vero problema anche il  solo doverle conservare altrove,  peraltro  ancora non ho deciso di smettere a produrne.
E allora l'idea suggerita d'apprima scherzosamente, sin dal completamento della prima macchia da parte di  amici e parenti è andata via via imponendosi fino a divenire determinazione, convincimento:  realizzare un museo, un grande museo. Dove?  Sin da  sempre (2004)  a Galatone.  Mai ho immaginato un'altra città; diversi sono i motivi circa tale scelta, ma primo fra tutti perché Galatone è il mio paese ed è il paese che  amo più di qualunque altro paese al mondo.  Scelta, questa, non scontata, non ovvia, sarebbero infatti anche molti i motivi che, viceversa, razionalmente, opportunamente, quasi obbligatoriamente,  suggerirebbero  altre città.
Ma, come ho già detto, Galatone è la mia città e giammai parlerei male di essa  o metterei in atto comportamenti ed azioni che ne intaccassero l'onorabilità. 
Galatone ha bisogno di uscire dall'inconcludenza, dal provincialismo, dal qualunquismo in cui da troppo tempo, certuni comportamenti, numerose scelte sbagliate l'hanno fatta sprofondare;
Galatone non merita,  non lo merita davvero,   di comparire sui giornali quasi  sempre per motivi di cronaca dai contenuti squallidi e per nulla edificanti.
Non sono nessuno, ed ho timore che quello che dirò possa considerarsi  fuori tema, tuttavia correndo coscientemente tale rischio vorrei poter rivolgere un appello all'insegna del cambiamento positivo, all'insegna dell'orgoglio galateo,  a quei cittadini con la C maiuscola, a quei cittadini silenziosi ma produttivi,  ai cittadini che desiderano  veramente una Galatone migliore, ai cittadini a cui  non piacciono i frastuoni e le gran casse ma neppure l'apatia ed il disinteresse demandando sempre e comunque ad altri  il compito di gestire e stabilire, orientare e condizionare.
Se Galatone vorrà crescere deve poterlo fare in modo armonico   interessando tutte le risorse disponibili,  interessando quindi ogni cittadino, nessuno escluso,  dato che ogni cittadino deve essere considerato come una risorsa, la migliore risorsa. Ed allora il via immediato a tutte quelle iniziative, piccole o grandi purchè concrete che possano produrre risultati oggettivamente apprezzabili sin da subito. Si comprenderà, quindi, come quanto appena detto sia in sintonia  con la possibile apertura di un museo.
Il museo che intendo è un museo che svilupperà un forte legame con le scuole di ogni ordine e grado, nonché con le  università interessate all'argomento. Verranno sistematicamente contattati tutti i dirigenti e referenti delle realtà pugliesi e moltissimi di quelle nazionali ed estere per stabilire tempi e modalità di visita del museo.  Il museo curerà incontri preliminari al fine di "preparare" culturalmente i futuri fruitori dando loro gli strumenti più efficaci per acquisire il massimo profitto culturale  dalla susseguente sua visita. Verranno contattati tutti i circoli ricreativi e le associazioni culturali diffuse nel Salento, estendendo l'iniziativa alla Puglia e a tutto il territorio nazionale. Un' attenzione particolare sarà rivolta ai  non vedenti, agli ipovedenti e ai diversamente abili, mettendo in essere fin da subito i servizi che possano rendere possibile, agevole e piacevole la visita del museo da parte di tali categorie. Saranno organizzate scuole estive e gemellaggi con istituti di formazione e utenti individuali per l'acquisizione di competenze nuove e stimolanti relative al genio di Leonardo. Si comprenderà che il solo elencare le tantissime e svariate iniziative relative al  museo equivarrebbe ad abusare della cortesissima ospitalità di  "ANXA".  Vorrei cogliere l'occasione per sottolineare la fortissima  necessità per il museo di essere incoraggiato prima e sostenuto poi a portare avanti sempre più efficacemente il suo ruolo di stimolatore culturale  in tutta la nostra comune area salentina.

Giuseppe MANISCO