Aridogiardinaggio

Una soluzione intelligente alla penuria idrica

L'acqua, non è una risorsa inesauribile è il suo approvvigionamento incomincia a scarseggiare. Dati ufficiali ci dicono che una buona parte viene consumata per scopi ricreativi, nel giardinaggio per innaffiare gli spazi verdi, Proprio per andar incontro ad un impiego razionale dell'acqua nasce il termine aridogiardinaggio in inglese "xeriscape", coniato nel 1981 a Denver nel Colorado  come risposta a un periodo prolungato di siccità. Il Neologismo unisce una parola del greco antico "Xeros = arido, con il nome inglese landscape = paesaggio".
Nel breve vengono applicate delle regole necessitanti per l'esplicazione delle funzioni vitali del giardino ottimizzando il fattore acqua. Attuando tali principi di aridogiardinaggio è possibile ridurre notevolmente l'impiego anche del 50% dell'acqua nel giardino, senza pregiudicarne la qualità e la bellezza dello stesso. Aridogiardinaggio non significa deserto, solo ghiaia o cactacee, ma nient'altro che l'applicazione di principi che stanno alla base nel giardinaggio per ottimizzare e risparmiare l'uso dell'acqua. Le regole dell'aridogiardinaggio sono di una semplicità, che come vedremo nella seguente elencazione, di fattibile applicazione.

Razionalità progettuale
Prima di piantumare, è bene organizzare e definire gli spazi; rendersi conto dell'orientamento delle strutture, della direzione dei venti. E' bene separare gli arbusti e gli alberi del tappeto erboso. Prevedere la suddivisione del giardino in "stanze vegetazionali" asseconda dell'alta, media e bassa manutenzione.

Miglioramento agro-pedologico
Giacché all'impianto non siamo mai in presenza di terreni ideali, bisogna escludere i terreni argillosi e sabbiosi; nei terreni argillosi si avranno problemi di ristagno e  ruscellamento, mentre in quelli sabbiosi si avrà un eccesso di percolazione. E' buona norma incorporare nel terreno notevoli quantità di letame il quale migliorerà la struttura del terreno e aiuterà questi a risparmiare successivamente anche l'acqua. L'impiego di cippato maturo può arrivare a ridurre del 40% la richiesta d'acqua, mantenendo il  terreno fresco sicché avremo un'azione di antigermello. La resistenza alla siccità è importante nell' aridogiardinaggio ma non può essere l'unico criterio d'impiego. Abbiamo ad esempio molti arbusti autoctoni come il lentisco, il mirto, il corbezzolo e altri, assieme a quelli esotici come la vestringia, il ceanoto che sono molto resistenti alla siccità, ma poco o per nulla tolleranti all'ombra. La chiave di volta è nell'identificare le necessità idriche delle specie giunte a maturità e poi raggrupparle con specie similari.Così facendo si avrà una maggiore razionalità idrica.

Aree specifiche a prato
Il tappeto erboso è da utilizzare solo nella zona con una precisa destinazione. Il Landscaping tradizionale, invece riserva al prato una posizione preminente con estinzione ragguardevoli non considerando per nulla i consumi d'acqua. Da evitare assolutamente l'inerbimento di strisce lunghe e sottili dalla difficile e dispendiosa manutenzione necessitanti, di enormi apporti idrici. Nel nostro clima è bene prediligere specie sicure e resistenti al fattore acqua quali "Zoysia, Cynodon, ecc.".

Ottimizzazione del sistema irriguo
E' fondamentale riuscire ad ottimizzare l'efficacia e l'efficienza di un eventuale apporto artificiale di acqua. Le piante vanno raggruppate per il loro bisogno idrico prevedendo turni differenziati. Il prato dovrà essere separato da pianti e da arbusti cosicché da limitarne le famose "tare". L'area per predisposta nel nostro progetto ad ospitare vegetazione con scarso bisogno idrico, dovrà ricevere acqua nei primi periodi dell'impianto, mentre l'area destinata ad accogliere arbusti a medie esigenze idriche richiederà innaffiature solo nei periodi delle siccità.

Piano di gestione
L'aridogiardinaggio limita la crescita di nuove vegetazione per il cui sviluppo è richiesta una forte disponibilità d'acqua. L'eccedenza idrica stimolerebbe nuove cacciate che al contempo dovranno essere supportate da forti apporti di sostanze fertilizzanti. Adottando criteri di risparmio idrico si avrà consequenzialmente un uso ridotto di fertilizzanti, antiparassitari e minori interventi cesori.

Applicando i sopradescritti principi possiamo concludere che l'aridogiardinaggio ci permette di avere un giardino bello e a bassa manutenzione, soprattutto "non viziato" e in grado di contribuire alla sostenibilità della Terra diversamente da ciò che accade normalmente nei consumistici giardini attuali..  

Antonio ORLANDO