Anche i Santi perdono la pazienza

Mentre mi accingo a scrivere quest'articolo, la città in cui abito è da mesi senza Sindaco ed è retta (si fa per dire) da un Commissario governativo.
Anche il vicino Comune di Alezio si trova in identiche condizioni, seppur da meno tempo.
In compenso lo Stato in cui sono ritornato a vivere e di cui sono cittadino ha visto cadere l'esecutivo che lo governava ed io non mi azzardo neanche lontanamente a fare ipotesi future sull'evoluzione della crisi (magari quando uscirà questo giornale sarà stata risolta in qualche modo, ma sicuramente a danno dei cittadini), sia perché è un'operazione sostanzialmente inutile sia perché mi sono sinceramente stufato o rotto i cabasisi, come dice il famoso Commissario Montalbano, creato dal buon Camilleri.
Pertanto attualmente io non sono governato da nessuno, a parte la mia coscienza, ma se questo è sufficiente per andare avanti alla meno peggio stando tappato in casa, non basta più quando voglio uscire e mi trovo confrontato con sporcizia, inquinamento, caos nel traffico, sprechi, abusi, menefreghismo a tutti i livelli, rispetto e senso civico assenti.
Resta la consolazione dell'amicizia e degli affetti che resistono e degli stupendi paesaggi naturali che ancora si riescono ad ammirare, voltando le spalle alla città.
Intanto che noi giochiamo e ci divertiamo con le nostre crisi, dettate sempre da motivi personalistici o da difesa corporativa di vantaggi, ma mai dall'interesse pubblico, gli altri vanno avanti nel cammino delle riforme e della modernizzazione; le città ed i paesi del resto d'Europa restaurano il passato, visibile nelle piazze, nei monumenti e nei palazzi..... e pianificano il futuro, riguardo la scuola, l'avvenire dei giovani, la loro formazione morale e come cittadini, l'energia, i trasporti, la gestione e valorizzazione del territorio.
Anche gli Stati avanzano: la Germania è  ritornata ad essere la locomotiva europea, dopo aver risolto il difficilissimo compito della riunificazione, la Spagna ci ha superato di volata, modernizzando in pochi anni il suo sistema amministrativo e dotandosi di infrastrutture al passo dei tempi, come l'alta velocità ferroviaria, strade , autostrade, porti, aeroporti, ristrutturazione di città  (Barcellona, Siviglia, Valencia,,,,, ), creazione di parchi naturali
(es. Donana il più grande d'Europa, alla foce del Guadalquivir).
Ora è diventata un esempio ed un punto di riferimento fondamentale non solo per il Nord (Messico), ma anche per il centro e sud America oltre che per l'Europa ed il suo idioma,  
se si esclude il cinese, è la seconda lingua più parlata nel mondo dopo l'inglese.
La Francia pur nel suo narcisismo, si è scrollata di dosso un po' di grandeur e vuole continuare a crescere e contare nel mondo; per questo è in procinto di applicare in tutto o in parte le proposte che un gruppo di 42 esperti internazionali, incaricati dal Presidente Sarkozy (tra cui gli italiani Mario Monti e Franco Bassanini), hanno formulato sulla "liberalizzazione della crescita".
Inghilterra ed Irlanda hanno accettato in pieno la sfida dei tempi e lottano, avendo buone carte da giocare , con i giganti orientali; le altre nazioni più piccole fanno altrettanto e si sforzano di migliorare costantemente la qualità della vita ed il rapporto con i cittadini, aumentando il loro livello di partecipazione alle scelte fondamentali ed informandoli con tempestività e trasparenza, in modo da attuare concretamente la democrazia .
E noi italiani cosa facciamo ? ; riforme neanche a parlarne, perché appena c'è il minimo accenno di voler  modificare alcune cose ( liberalizzazioni per rompere i monopoli e le rendite di posizione, legge elettorale che consenta di governare eliminando i partitini mordi e fuggi, riduzione drastica del numero dei parlamentari nazionali e regionali, abolizione delle provincie, cambiamento del duopolio televisivo, riforma meritocratica dell'amministrazione pubblica ), cadono i governi di qualsiasi colore essi siano, sia a livello centrale come locale.
Le modifiche che si fanno sono solo apparenti ma non incidono sulla realtà, secondo un sistema in auge da secoli, teorizzato dallo scrittore siciliano Tommasi di Lampedusa, nel Gattopardo : "bisogna cambiare qualche cosa perché tutto resti come prima".
Dovremmo scriverla sotto la nostra bandiera questa frase, perché è quella che contraddistingue meglio la mentalità italica, specie nel versante meridionalistico.

Non ci resta quindi altro che affidarci ai Santi ed agli Angeli custodi, i quali, soprattutto al Sud, sono costretti ad una enorme mole di lavoro per scongiurare le disgrazie e le catastrofi che la nostra superficialità ed incoscienza quotidianamente provoca.
I loro interventi, silenziosi ed invisibili, stanno tenendo in piedi e salvando interi paesi :
pensate all'inquinamento del suolo e delle acque causato dalle discariche abusive che nessuno controlla ( materiali edili, olii esausti, pile, amianto, frigoriferi, residui ospedalieri,
spazzatura open air ...) ed alle epidemie di massa che sinora non si sono verificate.
Pensiamo al traffico senza regole che oltre alle malattie polmonari potrebbe provocare un'infinità di incidenti, con morti e feriti superiori a quelli che già si verificano giornalmente, solo se si osservano i vari veicoli che circolano tranquillamente ed allegramente senza collaudo, assicurazione,con il pianale sfondato, il paraurti legato con lo spago ed i fari rotti.
E che dire delle strade che non vedono uno strato di catrame da anni ( i soldi non ci sono perché servono a pagare le miriadi d'impiegati assunti clientelarmente per garantirsi, a nostre spese, la sicurezza di essere rieletti), piene di buche e dislivelli, con i tombini rotti e la segnaletica a terra inesistente o scolorita.
Mi limito a questi pochi accenni relativi alle disfunzioni, perché il mio spazio è quello di un articolo non certo di un libro o per essere veramente esaustivi di un' enciclopedia.
Pare che i Santi e gli Angeli custodi, stressati ed amareggiati dalla nostra costante persistenza negli errori o per essere più precisi nei peccati e dalla nostra incapacità a cambiare, perché chiusi nel meccanismo secolare dei guelfi e dei ghibellini, si siano rivolti al Padreterno, chiedendo di essere trasferiti se non proprio all'estero almeno in qualche zona isolata del Nord-Italia.
Il Signore sta prendendo tempo perché non vuole abbandonare al suo destino uno dei popoli prediletti, nel cui territorio batte il Cuore stesso della Cristianità, ma non intende più tollerare speculazioni sul suo nome, da parte di tante persone, specie politici, che sulla  loro pretesa fede e militanza cattolica, ci hanno marciato e fatto carriera, scordandosi o saltando a piè pari interi capitoli della Bibbia, se pure l'hanno letta qualche volta.
Le pagine sulla responsabilità ad es. che inducono ad agire e prendere decisioni nell'interesse generale e non in quello personale o della propria corrente; quelle relative alla decenza  che imponevano di opporsi agli aumenti esponenziale degli stipendi, non ora che è stato pubblicato il libro "La Casta" e l'opinione pubblica è indignata, ma all'epoca in cui venivano allegramente votati all'unanimità, fregandosene altamente del debito pubblico e dei conti disastrati.
Le pagine sull'onestà che obbligano ad usare i fondi pubblici europei, nazionali o regionali, interamente per  gli scopi per cui sono stati erogati e non disperderli in mille rivoli che hanno alimentato consorterie varie, lasciando quasi sempre i problemi irrisolti (vedi spazzatura campana, conosciuta in tutto il mondo).
Dopo queste divine anticipazioni che mi sono state riferite da persone ben informate, spero vivamente che per le prossime votazioni ci siano risparmiati i soliti millantatori che risolvono tutto in quattro e quattr'otto, speculando ancora una volta sull'ingenuità, l'onestà ed il bisogno disperato della gente, che aspira solo a poter vivere in modo decoroso e cerca di dare un futuro ai propri figli.
Tanti auguri Italia, che Dio ti protegga perché ne hai veramente bisogno.

Fredy SALOMONE