Il mistero dei segni

Questo volume illustra una parte delle ricchezze artistiche della Cattedrale neritina predisponendo il lettore a superare il semplice riconoscimento dell’opera d’arte e a farlo pervenire alla conoscenza del significato dei simboli, al livello iconologico del pensiero in essa racchiuso.
Gli autori illustrano i percorsi necessari per superare le fasi iniziali della descrizione dell’immagine, contribuendo così alla comprensione degli elementi fondamentali che la caratterizzano.
I tre punti di vista con cui si contempla un soggetto artistico sono: il livello di lettura preiconografico, il livello iconografico ed infine l’iconologico.
Il primo riconosce il soggetto naturale, il secondo individua gli attributi che lo caratterizzano, il terzo svela il significato nascosto dell’opera d’arte.
Quest’ultima fase è quella più completa ed attraverso di essa si perviene alla segreta  comprensione del ricco ‘bestiario’ medievale che decorava la copertura lignea del tempio, dopo il 1892, quando la Chiesa madre di Nardò tornò al suo originale aspetto romanico.
Nel ’Fisiologo’, scritto in Egitto nel II° secolo, troviamo la più importante fonte di ispirazione dei bestiari medioevali che riguarda il sistema dei simboli.
Nelle capriate sopravvive una grande quantità di pitture con le quali gli artisti hanno saputo evidenziare questo originalissimo bestiario medievale, facendo ricorso alle fonti per descrivere il significato criptico che esse contengono attraverso le allegorie simboliche.
Spesso le immagini sono rappresentate per significare una cosa diversa da quella che l’occhio vede. La ’psicologia della forma’ afferma che vediamo quello che crediamo, vediamo quello che pensiamo di dover vedere, vediamo il desiderio.
L’osservazione delle figurazioni ha fatto comprendere che esse non erano state eseguite a caso, ma che, invece, esse contenevano immagini significative ricche di allusioni e misteri.
Accanto a questo discorso ‘iconologico’ gli autori, nella seconda parte del volume, illustrano il maestoso e scenografico altare dedicato alle Anime del Purgatorio.  
‘La riflessione sull’anima in un altare barocco del sec.XVII°’,  richiama l’attenzione su questa testimonianza barocca altamente significativa che finora non aveva suscitato la dovuta attenzione degli studiosi, e della quale non era mai stata attuata una lettura d’insieme delle diverse parti strettamente connesse tra loro.
L’altare è certamente una delle più alte espressioni del barocco neritino e leccese, ricco di temi iconologici medievali.
Marcello Gaballo e Francesco Danieli hanno offerto con questo prezioso lavoro una eccezionale fonte di studio e conoscenza della storica Cattedrale di Nardò.
L’ottima veste tipografica e l’esclusivo corredo fotografico documentano l’importanza del testo che l’arte editoriale di Mario Congedo di Galatina ha prodotto per arricchire l’Archivio diocesano di Nardò e Gallipoli.

L.G.