La Bellezza

"Un microfono aperto su un oceano di probabilità"

Al pari della Matematica, l'Estetica è una Scienza. Se la prima ha per scopo una certa oggettività, l'altra invece usa metodi molto più incerti. Già all'epoca greca si cercava la Bellezza con lo spirito e con i sensi, ed anche altre civiltà che ci hanno preceduto si immersero in questa ricerca.
Pertanto la Bellezza e la ricerca della sua esistenza fanno parte delle ragioni più fragili, sottoposte agli elementi e agli avvenimenti esteriori.
Non si può dire:"Eccola la Bellezza", si può soltanto cercarla poiché è effimera, fuggevole, leggiadra e quindi gratuita.
Per esempio: una donna intravista alle nove di mattina sotto i portici sembrerà bella con evidenza, alle tredici la rincontrerete in mezzo alla folla nell'afa e quella che vi sembrava un'evidenza eterna sarà del tutto scomparsa. Sia chiaro che questa donna non sarà diventata brutta ad un tratto, le sue forme saranno plastiche lo stesso, però la luce e la disponibilità del vostro sguardo saranno cambiati. Dunque non si può affermare nessuna bellezza come dogma intangibile, solo una certa imbecillità di mercato si crede in grado di farlo, mettendo (sull'altare della bellezza), in riviste fredde e a colori, delle sexy girls dalle forme da farvi girare il capo. La bellezza dunque, al pari di chi la riceve, non può essere 'bestiale', anzi, deve ogni giorno rinnovarsi e raffinarsi. Se esiste dunque una certa 'fatica' da parte del ricevente, la stessa 'fatica' dovrà esistere da parte dell'emittente. Se l'emittente deve essere cosciente ed attento agli elementi del suo fascino, colui che riceve deve inoltre possedere una dote rarissima nella nostra epoca: la disponibilità. Effimera, leggiadra e fuggevole la Bellezza può solo esistere nel fenomeno di 'trasmissione'?..cosciente ed attenta agli elementi costitutivi del suo fascino.
Il fascino! Abbiamo finalmente gettato fuori la parola importante. L'emittente cerca di 'rapire', di trasportare colui che è 'toccato' dalla Bellezza; il fascino dunque non esiste se non dal coniugarsi dei due elementi: l'uno esteriore, l'altro interiore.
Una gamba per esempio può essere bella in sé, ma se non sa muoversi, 'la corrente, il fluido'  non passeranno. E così via per le città: Gallipoli certo è affascinante, non solo per via della sua struttura architettonica o per la sua posizione geografica, ma soprattutto perché è affascinante perdersi e ritrovarsi nei labirinti delle sue viuzze.
La Bellezza è un microfono aperto su un oceano di probabilità!
Eccole le cinesine, bassine, che hanno sempre sognato di diventare alte e bionde. Eccole le città medioevali che sognano 'grattanuvole' di 350 metri: case che purtroppo si compiranno a danno del fascino e della bellezza.
Certo si può, si possono correggere certi lineamenti, accentuare o diminuire certi volumi, ma se l'azione intrapresa si fa contro le caratteristiche primarie, sarà fallita, inutile e spesso fonte di sofferenza. Ogni cosa, ogni essere veicolano ciò che chiameremo la 'propria materia ' ed è solo questa materia che ci interessa anche se, nel mio caso, essa mi viene affidata come Estetista per preservarla o, a volte, essa viene affidata al chirurgo plastico per 'ammodernarla'.
Rimodellare, scolpire tale o tale altra parte del corpo, d'accordissimo !, permette senz'altro di sentirsi meglio anche psicologicamente e soprattutto se non si tratta di seguire una moda estetica.
Estetica; scienza che determina il carattere del Bello, diceva il vocabolario.
Ma la Bellezza?....Scienza che offrirebbe la possibilità di essere se stessi?. Questo mi riesce forse più giusto:  Ma l'essere se stessi, cosa sarà?

(già pubblicato su 'La Nouvelles Estetique')                

Anna BARBIERI