Entre la religion y la politica

Pubblicato in Spagna l'ultimo lavoro storico di Salvatore Coppola, Entre la religión y la política
Ribalta internazionale per Salvatore Coppola, l'apprezzato ricercatore e studioso, nonché  studioso grande conoscitore della storia del movimento sindacale e delle lotte agrarie per la riforma fondiaria nel Salento, che il 12 giugno scorso, presso l'Istituto Italiano di Cultura a Madrid, ha presentato Entre la religión y la política (Siddhart Metha Ediciones), suo ultimo lavoro storico. Coppola, da piů di due anni docente di storia e filosofia presso il Liceo Statale Italiano di Madrid, ha condotto le sue ultime ricerche proprio presso l'Archivio storico del Ministerio de Asuntos Exteriores di Madrid e presso l'emeroteca della Biblioteca Nazionale.
Dall'attenta analisi dell'importante e cospicuo materiale documentario rinvenuto č quindi nata l'idea di pubblicare un testo che analizzasse, dal punto di vista della diplomazia e della classe politica spagnole, i complessi rapporti della Santa Sede con l'Italia fascista, la Germania nazista e la Spagna della Seconda Repubblica e del primo franchismo.
Preceduto da un prologo scritto da Diego Hidalgo, presidente della Fride, Fundación para las relaciones internacionales y el diálogo exterior, e da una prefazione di Mario Spedicato, docente di Storia moderna presso l'Universitŕ del Salento, Entre la religión y la política si propone di dare una risposta a diverse questioni -rimaste ancora aperte- che riguardano il pontificato di Pio XI e la prima parte di quello di Pio XII. Ne viene fuori un quadro storico estremamente interessante -soprattutto dei rapporti del Vaticano con l'Italia e la Germania negli anni Trenta e nei primi anni Quaranta- che, a volte conferma, altre volte modifica in parte, i giudizi giŕ espressi dalla storiografia.
Entre la religión y la política č suddiviso in tre parti, ciascuna dedicata, rispettivamente, ai rapporti della Santa Sede con Italia, Germania e Spagna.
Nella prima parte del libro, Coppola analizza i rapporti di Pio XI e Pio XII con il governo di Mussolini, dalla stipula del Concordato fino agli anni della seconda guerra mondiale. Ai rapporti col nazismo, e alla diversa sensibilitŕ dei due pontefici nei confronti della politica hitleriana, č invece dedicata la seconda parte.
Quindi, nella terza parte, Coppola si sofferma sui difficili rapporti tra la Santa Sede e la Spagna negli anni dei governi laici e repubblicani dei primi anni Trenta, negli anni drammatici della guerra civile e negli anni del primo franchismo.
Segue infine un'appendice dedicata all'analisi dell'enciclica Humani Generis Unitas, che Pio XI intendeva pubblicare per contrastare -in maniera ancor piů decisa rispetto a quanto non avesse giŕ fatto fino ad allora- la politica di persecuzione razziale ed antisemita della Germania nazista. La Humani Generis Unitas non venne perň mai pubblicata a causa della morte di Pio XI, ma anche per scelta del suo successore, Pio XII, che non riprese piů quell'enciclica, preoccupato di combattere, come nemico principale, non tanto il nazismo quanto il comunismo.

Dario Massimiliano VINCENTI