Un dialetto d'amare

da "bbargalla" a "bifararu"

Bbargalla significa "percalle" tessuto di cotone molto leggero ma che si sgualcisce molto facilmente. Da qui l'espressione "cci beddha bbargalla" riferita ad una donna di malaffare passata di mano in mano e quindi "sgualcita" come un pezzo di tessuto usato. Ma si dice anche di persona infima, scorretta.

Bbasatu aggettivo che sta per "assennato, serio"
ddhu carusu s'ave bbasatu = quel giovane è diventato assennato, serio (dopo una vita da dissoluto, scapestrato)

Bbasciare vuol dire "abbassare, calare"
bbascia 'a televisione = abbassa il volume del televisore
bbascia ca vindi = lett. abbassa che vendi (abbassa i prezzi cosi venderai). L'espressione significa "ridimensionati, abbassa le pretese"

Bbasugnare "aver bisogno, bisognare, dovere"
bbasogna bbau a 'nforza = bisogna, devo andare per forza

Bbattutu significa "abbattuto, abbacchiato, depresso"
lu visciu bbattutu! Cci nd'ave succiatutu? = lo vedo depresso! Che gli è successo?

Bbaunazzare-tu verbo e participio che non si usano più. Vuol dire "arrossare-to"
nasu bbaunazzatu = naso arrossato (per il raffreddore, per l'ubriachezza)

Bbazzacare "frequentare abitualmente un posto, bazzicare"
cumparama Pici bbazzaca 'e taverne = il mio compare Luigi bazzica le taverne

Bbe equivale a "a voi, vi"
bbe ticu = vi dico
bbe oju = vi voglio
jeu bbe ticìa ccu' bbe farmati = io vi direi di fermar(vi)
bbe cuntu 'nu fattu = vi racconto un fatto

Bbefanìa festa dell'Epifania
te bbefanìa 'i piccinni se prèscene = il giorno dell'Epifania i bambini sono contenti

Bbessinchiare-tu significa "gonfiare"
occhi bbessinchiati = occhi gonfi (per il sonno, per il raffreddore)

Bbinchiare forma dialettale con due significati "picchiare, percuotere" e "saziare"
sìrama m'ave bbinchiatu = mio padre mi ha picchiato
nu' nd'oi cchiui? None, m'aggiu bbinchiatu = Non ne vuoi più? No, mi sono saziato

Bbinchiata vale lo stesso criterio del verbo precedente. Significa "picchiata" ma anche "grande abbuffata, scorpacciata"
m'aggiu fattu 'na bbinchiata te pesce... = mi sono fatto un'abbuffata di pesce...

Bbintinora E' un termine ai più sconosciuto. Ma chi si diletta con il teatro dialettale conosce bene questo termine anche se non sempre ne conosce il significato. C'è una frase nella farsa "Lu scarparu" di Luigi de Vittorio: Quandu è bbintinora, jeni ca te le piji. Sfogliando il dizionario dei dialetti salentini del Rohlfs si legge a proposito di questa parola: nel pomeriggio verso le ore quattro (lett. a 21 ore contato dal tramonto). Quindi quella frase dovrebbe essere tradotta: "domani verso le quattro del pomeriggio vieni che te le prendi".

Bbire è il verbo ausiliario "avere" più usato insieme a "tanìre"
jeu aggiu, teve ai, iddhu ave, nui bbimu, ui bbiti, iddhi ane

Bbiunu altro termine che è stato storpiato con "pugnu"
te tau 'na scaracata de bbiuni = ti do una scarica di pugni

Bbivarare significa "abbeverare"
aggiu bbivarare l'annimali = devo abbeverare gli animali

Bbonu è l'aggettivo "buono" ma anche l'avverbio "bene" cci gghè bbonu stu buccunottu = comè buono questo pasticciotto va bbonu = va bene (non si usa più. Di questi tempi usiamo l'americano OK)

Bbrasepiu solo pochi oggi chiamano il presepe così. Va di moda la forma italiana "presepe"

Bbreu "ebreo, miscredente"

Bbrustulinu "arnese casalingo per tostare il caffe, l'orzo, le mandorle"

Bbrustulire dall'italiano "abbrustolire" In passato l'azione dell'abbrustolire si faceva in casa con l'arnese chiamato "bbrustulinu" quando l'orzo, il caffè, le mandorle non venivano venduti tostati
bbrustulisci lu cafè, l'orgiu = abbrustolisci il caffè, l'orzo

Bbuccare è un verbo che ha tanti significati: "pendere di lato, piegare, socchiudere, rimboccare
bbucca 'e cuperte = rimbocca le coperte
bbucca 'a porta = socchiudi la porta
bbucca te coste = pende di lato

Bbuffare significa "abbuffare, saziare, gonfiare"
nde bbuffu l'occhi = gli gonfio gli occhi
m'aggiu bbuffatu = mi sono abbuffato, sono sazio

Bbujente sta per "bollente, surriscaldato, avvampato, incandescente"

Bbujire bollire, lessare
minti a' bbujire l'acqua = metti a bollire l'acqua
bbuji 'e patite = bollisci le patate

Bbundanzia termine che non si usa più e sta per "abbondanza, grande quantità" si usa anche come nome proprio di persona femminile (Abbondanza)

Bbundare, bbiundare significa "abbondare, avere il di più"
'u Signore te bbunda = che il Signore ti dia in abbondanza (inteso come augurio)

Bburraschia "burrasca, perturbazione"
stasera sta 'rriva 'na bburraschia = questa sera è in arrivo una burrasca

Bburrina precipitazione invernale con pioggia mista a nevischio accompagnata da vento gelido

Bbuscare nel nostro dialetto si usa per lo più come "guadagnare" ma anche come "prendere, ottenere"
osci nu' aggiu bbuscatu nienti = oggi non ho guadagnato niente
m'aggiu bbuscatu 'nu saccu te mazzate = ho preso un sacco di botte

Bbuttija, bbuttijone significa "bottiglia, bottiglione"

Becchezza termine molto arcaico trovato in qualche componimento poetico o teatrale che sta per "vecchiaia"

Beccu il temine ha il doppio significato di becco (degli uccelli) e pizzetto (riferito alla barba)

Beddhazzu è l'accrescitivo di beddhu (bello). E' un termine molto confidenziale

Beddhu-ddha "bello, gradevole, sincero" inteso anche come "bella persona"
cci gghè beddha = com'è bella

Beddhusinu nelle botteghe dei fruttivendoli al giorno d'oggi si sente dire: tamme 'nu picca te prezzemulu. Si dice beddhusinu!!!

Benatittu offerta simbolica del Priore di una confraternita ai confratelli in segno di augurio pasquale che consiste in un finocchio, un'arancia (frutti della Terra), un panino (simbolo della laboriosità dell'uomo) e un uovo sodo (simbolo di fecondità). La spiegazione e la simbologia di questo particolare segno è ben descritta nel mio libro "Te le cennareddhe a Pasca

Bifararu un mestiere scomparso del tutto con l'avvento della luce elettrica. Era colui che all'imbrunire accendeva i lumi a petrolio per le strade.

Luigi TRICARICO