Gallipoli, rinascerà il porto mercantile?

Quali prospettive di sviluppo si schiudono per il porto mercantile gallipolino con la realizzazione del progetto interreg. III A Grecia – Italia 2000-2006, avviato nei giorni scorsi dalla Regione Puglia?
Anche se si vive il silenzio più assoluto nella nostra Città su questa problematica di così grosso spessore economico noi auspichiamo la dovuta attenzione ed il necessario impegno per ottimizzare i risultati che dovranno derivare dall'utilizzo di tante risorse pubbliche.
Desideriamo,innanzitutto, evidenziare l'inspiegabile assenza della classe politica gallipolina da questa iniziativa che dovrebbe, invece, vedere coinvolte in prima persona non solo i partiti politici ma innanzitutto l'Amministrazione comunale ed i nostri rappresentanti nelle sedi istituzionali della Provincia e della Regione Puglia.
E'merito del Consorzio Area Sistema di Casarano e Comuni Associati, di concerto con l'Università di Lecce, Facoltà di Ingegneria dell'Innovazione, l'aver proposto la realizzazione di un progetto di miglioramento funzionale del porto mercantile di Gallipoli con l'applicazione delle tecnologie dell'informatica e delle telecomunicazioni finalizzate all'innovazione dei processi e dei servizi.
L'idea parte dalla certezza che il ruolo del porto, nell'ambito della globalizzazione del sistema economico, non può essere relegato allo stato attuale di sottosviluppo ma deve intraprendere un processo di rinascita, adeguandosi alle richieste tecnologiche più avanzate.
Le opportunità derivanti dalla applicazione di queste nuove strumentazioni nel campo della mobilità delle merci e delle persone, con le continue offerte di informazioni e di dati sempre più aggiornati, ha consentito a molti settori ed a molte infrastrutture portuali, che sembravano irrimediabilmente desuete, di riprendere un nuovo cammino di sviluppo ricreando aree di progresso e di concorrenza commerciale.
Lo scambio delle merci e dei prodotti, nodo cruciale dell'attuale economia globalizzata, è il punto di forza e richiede riduzione dei costi e migliori situazioni di impatto ambientale.
La maggior parte dei prodotti salentini utilizzano trasporti su gomma e scarso è l'uso della ferrovia e dei porti locali: minimo il traffico nei porti di Otranto e di Gallipoli. La realizzazione di una efficiente interconnessione funzionale tra il previsto 'interporto di Melissano' e 'l'interporto di Gallipoli', che è stato pianificata nel progetto comunitario, certamente riproporrà con tutta evidenza il nostro inascoltato e pluriennale discorso del 'rilancio e miglioramento funzionale del porto mercantile della Città di Gallipoli'.
La struttura sarà interessata da importanti interventi volti a qualificare in modo innovativo le risorse esistenti, evidenziando le nuove opportunità, pianificando di conseguenza ulteriori attività progettuali per eliminare le difficoltà gestionali ed avviare un cammino di sviluppo..
L'analisi dei bisogni consentirà di tracciare un quadro completo della domanda e della offerta dei servizi, in termini sia attuali sia di prospettiva, a tutto vantaggio della attività mercantile e del traffico dei passeggeri.
Si attiverà un'azione  di promozione tra il porto ed il territorio circostante evidenziando le novità offerte dalla tecnologia delle infrastrutture delle comunicazioni  che incrementeranno la competitività economica, aumentando l'efficacia e l'efficienza delle operazioni, sostenendo l'automazione dei processi portuali.
Il nuovo livello del servizio offerto permetterà di soddisfare ed incrementare una utenza sempre più vasta ed esigente.
Il progetto interregionale fra Italia e Grecia prevede, inoltre, una consistente attività di sensibilizzazione combinando insieme le esigenze degli utenti italiani e greci,  per una strategia di promozione territoriale,favorendo il miglioramento funzionale con particolare riferimento al comparto commerciale-turistico del territorio salentino e greco.
Come si può giustificare l'assenza della Città di Gallipoli dalla partecipazione a questo Progetto comunitario?
Può essere solo una questione di schieramento politico, di destra o di sinistra, visto che i Partners promotori sono la Regione Puglia ed il Consorzio Area Sistema di Casarano e Comuni Associati?
Come sarà presente la Città a questa importante iniziativa volta a qualificare il porto mercantile di Gallipoli?
A quali ragioni può essere associata la nostra assenza?
Bisogna porvi subito rimedio ed inserirsi nella gestione collaborando con gli Enti impegnati nell'attuazione del Progetto, per favorirne la più completa realizzazione. Potrebbero, infatti, sorgere dei 'punti di criticità' dovuti alle carenze strutturali esistenti nel nostro porto, come ad esempio la mancanza di binari ferroviari nella banchina del molo foraneo. Il previsto collegamento funzionale con la piattaforma logistica di Melissano, centro di smistamento delle merci, servito dalle Ferrovie del Sud Est, potrebbe essere messo in crisi, perchè il molo foraneo, zona portuale importante per l'interscambio delle merci, non dispone del collegamento ferroviario. Il coinvolgimento delle Autorità cittadine sarà indispensabile per risolvere le difficoltà offrendo i supporti necessari.
Come risulta essere stata irrazionale e deleteria la decisione della soppressione dell'Ente 'Consorzio per il porto di Gallipoli',  attuata dagli organismi politici ed economici provinciali alcuni anni addietro!
Quella struttura avrebbe rappresentato, ora, l'anello di congiunzione tra l'Area di sistema di Casarano ed il Porto di Gallipoli, per l'inserimento nei finanziamenti comunitari disponibili per la realizzazione delle 'autostrade del mare'  ed in vista del 'Corridoio 8' che collegherà il Portogallo con i Balcani coinvolgendo le aree geografiche meridionali..
E' triste assistere al disimpegno della Città in questi tempi in cui il rafforzamento delle relazioni transfrontaliere potrebbe divenire la carta vincente per l'economia del territorio salentino.
L'ammodernamento tecnologico del Porto mercantile di Gallipoli, in una visione strategica dello scenario globalizzato, è una priorità assoluta perché offrirà immediate e concrete risposte alla necessità di internazzionalizzazione del Mezzogiorno e della Puglia,con iniziative di ottimizzazione dei servizi, per essere efficienti nel Mediterraneo che diverrà nel 2010 la grande area del libero scambio.

Luigi GIUNGATO