Tutto tutti dappertutto

Devo ammetterlo, ho sbagliato.
Erano anni che ripetevo fino alla noia che vanno avviati progetti di riforestazione e restauro ambientale con essenze vegetali autoctone ed anzi con ecotipi propri dell'area di intervento; che nel verde urbano e nei giardini, sia pubblici che privati, e nei parchi urbani, bisogna sempre preferire alberi e piante mediterranei.
Continuavo ad insistere pervicacemente che è miopia e grettezza culturale piantare essenze esotiche come palme, banani, manghi e tronchetti della felicità.
Il miope ero io, l'ignorante dei processi naturali e climatici ero sempre io.
Sono proprio coloro che preferivano quelle per me orribili essenze ad essere invece una spanna avanti e ad aver dimostrato grande e saggia lungimiranza. Conoscevano già, per la loro immensa cultura e quindi grande capacità previsionale, che il clima sarebbe cambiato e dal clima mediterraneo l'Europa sarebbe andata verso un clima di tipo tropicale.
E' già tutto pronto.
L'ambiente non subirà nessun trauma.
Le querce non crescono bene. Toh, già cresciute e vitali le foreste tropicali, con palme e yucche, già popolate da animali esotici che in questi anni vi siete premuniti di importare illegalmente, ma meritoriamente, giaguari, serpenti, uccelli del paradiso e pappagalli, ragni e scimiette urlatrici.
La macchia mediterranea è ormai alla fine. Toh immense distese semidesertiche con saguari, cactus e lucertole saltellanti. E l'economia dove la mettiamo. Essa non subirà nessun contraccolpo negativo.
Grazie a questi eroi ed innovatori, senza traumi e deficienze nutrizionali, si passerà dall'olio di oliva all'olio di palma e di cocco, dalle olive ai datteri, dai fichi e le arance alle banane, ai manghi e alle papaie. Sono loro che con grande sacrificio e rischiando di proprio e con notevoli investimenti riusciranno a farci transitare verso un'economia rispettosa delle vere potenzialità produttive della nostra terra.
Grazie di cuore e scusatemi ancora se non ho capito subito le vostre nobili e disinteressate intenzioni che vi rende dei veri e propri eroi della patria.
Una cosa però ancora non capisco. Chi di voi ha piantato essenze di climi freddi come abeti rossi e larici, ha sbagliato le previsioni o è invece ancora più lungimirante e preparato da aver già capito che dopo una fase di clima tropicale andremo sicuramente verso una glaciazione?
Boh! Chi vivrà vedrà.


Un monologo uomo-Natura
Ti uso, ma tu continua a funzionare, e bene
Non vorrai fermarti proprio ora che sto per arrivare alla meta: raggiungere l'infinita conoscenza e conquistare l'universo. Continua a funzionare bene, è tuo dovere, ti ho creata per questo.
Come! Non sono stato io a crearti?
Senza di me, capace di conoscerti, tu semplicemente non esisti. Sono io che ti ho dato dignità di esistenza con le mie opere meravigliose e maestose.
Si, è vero, spiano incendio, taglio, riempio, prosciugo, uccido, sporco e inquino, costruisco di tutto e dappertutto, ma lo faccio con grande delicatezza, in perfetta integrazione e nel pieno rispetto dei tuoi equilibri.
Come? Non conosco bene i tuoi meccanismi
Sta zitta, ignorante, che ne vuoi sapere tu, che non hai coscienza. Queste cose le so io.
Sono io la conquista evolutiva dell'autocoscienza, ho inventato la scienza e so come vanno le cose.
Conosco bene le tue capacità di autoorganizzazione, autoregolazione e riequilibrio. Tenti di reagire e non le vuoi più utilizzare, sperando di distruggermi. Allora è vero che sei Natura matrigna.
Non permetterti di ribellarti, continua a lavorare, brutta porca!

Come sarebbe la terra senza la vita?
L'Ossigeno. Il secondo gas più abbondante nell'atmosfera, sarebbe rarissimo. Solo gli organismi fotosintetici lo sanno produrre e lo hanno portato ai livelli che oggi conosciamo.
L'Azoto. La fissazione dell'azoto, che produce i nitrati fondamentali per gli organismi fotosintetici, e la decomposizione, che lo riporta nell'atmosfera, sono svolte, ai livelli adatti alla vita, solo dagli organismi decompositori, batteri e funghi. Il foforo. Così raro, solo i batteri e i funghi sono capaci di riciclarlo.
L'anidride carbonica. Essa raggiungerebbe livelli altissimi, con aumenti pazzeschi di temperatura, proibitivi per la vita.
E allora?
Senza la vita la terra sarebbe inospitale per gli esseri viventi. Senza la vita non ci sarebbe la vita.
Sembra un paradosso o una tautologia stupida ed inutile.
Ma non è così!
E' la vita, con il succedersi nel tempo di milioni di specie diverse, capaci di tutte le possibili funzioni, ad aver creato le condizioni adatte alla vita stessa.
Ogni singola specie, isolata e in assenza di vita troverebbe il mondo inospitale; essa persiste solo se persiste la vita nel suo complesso, capace di evolversi con tutta la sua immensa diversità e con i suoi processi integrati che coinvolgono atmosfera, idrosfera e litosfera.
La scomparsa di una sola specie, di qualsiasi specie, impoverirebbe questi processi, semplficandoli e rendendoli meno efficienti Esiste una sola specie inutile, capace, consumando senza limiti, di interferire pericolosamente con i cicli e i flussi di Gaia. La sua scomparsa non solo non impoverirebbe Gaia, ma pemetterebbe la ripresa della biodiversità.
Gaia potrebbe fare un sospiro di sollievo.
Sapete qual'è? Provate ad indovinarlo.


Dialogo con Gaia
Vorrei tanto morire. Spesso lo desidero con forza. Se ciò accadesse per mia volontà, vi riempireste la bocca con le vostre elucubrazioni psicologiche, sociologiche e chissà che altro ancora. Non era capace di affrontare la vita e le sue difficoltà, il suicidio è un atto di vigliaccheria, la società non è capace più di fornire valori, ecc.
E invece vorrei morire proprio perché amo la vita e la sconvolgente bellezza della realtà che mi circonda.
Ma la realtà non è quella vostra. Avete fatto di tutto per inventarvi sofferenze inutili, vi siete inventato il peccato, il lavoro per soddisfare chissà quali bisogni di merda, avete inventato la morte, voi avete inventato la morte. Riuscite a far diventare brutto ciò che invece è bello, bello ciò che invece è brutto.
Voglio vivere, ma come serpente, ragno, aquila, cavallo, pietra, tutto piuttosto che come uomo.
Voglio immergermi nella meravigliosa consapevolezza dei legami tra il mio respiro e la vastità dell'atmosfera, le foglie degli alberi, il respiro degli animali, la vastità delle acque. Sono collegato ai noduli radicali degli alberi, ai batteri del suolo, agli umili nematodi, ai leoni dell'Africa, agli uccelli del paradiso. E il paradiso è proprio questo, qui sulla Terra. Grazie Gaia.
"Non c'è di che"
Chi ha parlato? Sei Tu, Gaia?
"Si, sono io"
E' magnifico. Mi stai rivolgendo la parola
"Ho visto che scrivi spesso su di me, o meglio sui tuoi simili. Dici delle cose molto belle di me, ma ancora conosci troppo poco. Gli uomini compiono molte efferatezze, ma in fondo sono sempre un mio prodotto. Non ti preoccupare, ci penserò io a mettere tutto a posto. Piuttosto pensa ad accrescere le tue conoscenze, ma ricordati, la conoscenza non basta, devi cercare la sapienza, e questa non l' hai ancora raggiunta completamente "
Insegnamela, Ti prego
"Va bene. Ma tu devi continuare ad ascoltarmi con grande umiltà"
Si, grazie Gaia

Luciano Scarpina