Il Centro Studi Cetacei Associazione italiana per lo studio dei Mammiferi e dei Rettili marini

Nell'ottobre del 1985 per iniziativa del Museo Civico di Storia Naturale di Milano alcuni studiosi che in Italia si occupavano di Cetacei e appartenenti ai più importanti Musei naturalistici italiani (Roma, Milano, Firenze, Genova, Siena e Venezia) e alle Università di Messina e di Roma, diedero vita ad un convegno con l'intento di creare una organizzazione scientifica nazionale.
Fu così che dopo tre giorni nacque il Centro Studi Cetacei, gruppo di studio e di ricerca in seno alla Società Italiana di Scienze Naturali (S.I.S.N.) che ha sede nel Museo Civico di Storia Naturale di Milano e con il quale svolge una ultrasecolare collaborazione.
Al Centro aderirono Musei, Istituti e Laboratori universitari ed Enti scientifici di ricerca di tutta Italia, per un totale di un centinaio tra ricercatori e collaboratori. Primo coordinatore nazionale fu il Dr. Giuseppe Notarbartolo di Sciara. Dal 1990 al 1993 è stato coordinatore del Centro il Dr. Luigi Cagnolaro del Museo di Storia Naturale di Milano mentre dal 1993 al 2004 il ruolo è stato assunto dal Dr. Marco Borri del Museo Zoologico " La Specola " di Firenze, che ha profuso al Centro un forte impegno personale e del Museo fiorentino, conseguendo risultati di prim'ordine nel campo della ricerca sui Cetacei e su Rettili marini.
Nel novembre del 2002, dopo 17 anni di attività, il Centro Studi Cetacei ha riorganizzato la propria struttura fondando una nuova associazione, il Centro Studi Cetacei, Associazione italiana per lo studio dei Mammiferi e dei Rettili marini- onlus.
Il primo atto operativo del CSC è stato il Progetto Spiaggiamenti, con la creazione di una rete di segnalazioni e di interventi di ispezione e di recupero dei cetacei spiaggiati sulle coste italiane. In questa attività furono incluse anche le tartarughe marine e ciò al fine di non disperdere e meglio utilizzare le energie messe a disposizione. Per attuare questo progetto il litorale italiano fu suddiviso in "zone" ed ogni zona affidata ad un Corrispondente di Zona con il compito di coordinare le operazioni di ispezione e di intervento nel suo ambito territoriale. Indispensabile per la realizzazione del Progetto Spiaggiamenti è stato l'apporto gratuito di Europe Assistance Italia che ha messo a disposizione il suo servizio telefonico (02 582419) per ricevere e trasmettere le segnalazioni di spiaggiamenti di animali morti o in difficoltà.
Il CSC ha ricevuto sin dalla sua costituzione la collaborazione dell'allora Ministero della Marina Mercantile mediante le Capitanerie di Porto che ancora oggi, grazie al loro compito di controllo del litorale, maggiormente contribuiscono a segnalare lo spiaggiamento di cetacei e tartarughe marine e l'autorizzazione ad esercitare la propria attività da parte della Commissione Scientifica per l'attuazione della normativa CITES (Convenzione di Washington), dall'allora Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste e dal Ministero dell'Ambiente, servizio Conservazione Natura. Nel 1994 il CSC è stato riconosciuto ufficialmente dal Ministero delle Risorse Agricole, Alimentari e Forestali (Decreto 9 maggio, G.U. n. 130 del 6 giugno 1994) quale Organizzazione idonea a svolgere compiti di ricerca scientifica e tecnologica in Italia. Inoltre nel 1995 è stato messo a punto fra il CSC ed il Ministero della Sanità, Direzione Generale dei Servizi Veterinari, un protocollo comune di intervento sui cetacei. 

Il CSC si avvale anche da sempre dell'aiuto della Guardia Forestale, della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco, degli Istituti Zooprofilattici, delle ASL e dei Vigli Urbani delle località costiere.
Una precipua attività del CSC è stata la pubblicazione, all'interno della Rivsta ATTI della S.I.S.N., a partire dal 1986, di un Rendiconto annuale di tutti i cetacei spiaggiati lungo le coste italiane e dal 1998 di un rendiconto riguardante anche lo spiaggiamento delle tartarughe marine.
I dati, fino al 2001 riguardano 2929 cetacei e 1848 tartarughe: è stato possibile ricavare, proprio in virtù di queste ricognizioni ed ispezioni effettuate, un notevole e insostituibile materiale di studio di cui si è avvantaggiata la comunità scientifica.
La collaborazione tra il Centro e vari Enti di ricerca ha permesso di ampliare notevolmente le conoscenze su questi animali anzitutto in ordine alla loro tutela e per la salvaguardia dell'ambiente marino.
Il ruolo dei Musei è stato fondamentale per il recupero dei reperti naturalistici e la loro valorizzazione per la ricerca scientifica e come supporto per le attività didattiche.
I risultati raggiunti grazie all'organizzazione del Progetto Spiaggiamenti pongono l'Italia all'avanguardia rispetto ad altre nazioni che operano con finalità analoghe.

Giorgio Cataldini

(note storiche tratte da Ragguaglio di notizie sull'origine e l'attività del Centro Studi Cetacei della Società Italiana di Scienze Naturali, esposto a Roma dal Dr Luigi Cagnolaro al Museo Civico di Zoologia, sabato 30 novembre 2002, in occasione della presentazione della nuova "Associazione italiana per lo studio dei Mammiferi e dei Rettili marini" - Centro Studi Cetacei)